mercoledì 26 novembre 2008

Claire Simon a Filmaker



Verso la fine di settimana prossima sarà in libreria Claire Simon - la leggenda dietro la realtà.
Nel frattempo però lo trovate già al Filmaker Festival, che si tiene allo Spazio Oberdan di Milano, fino al 30 novembre. Claire Simon è infatti la regista a cui è dedicata la retrospettiva di quest'edizione.
Noi saremo all'Oberdan con un banchetto dei libri di Angezia X venerdì 28 novembre, dalle 18 in poi.
Vi aspettiamo, cinefili e non.

martedì 18 novembre 2008

Movimento / Movimenti


La Libreria del Mondo Offeso è un bellissimo spazio da poco inaugurato in Corso Garibaldi 50 (nel cortile interno!)che si presenta come punto d'incontro e di partecipazione, oltre a vantare una vasta scelta di volumi di narrativa e saggistica italiani.
Giovedì 20 novembre alle 18.30 ci sarà un confronto interessante a cui parteciperà anche Agenzia X con un suo autore. Eccovi tutte le informazioni:

MOVIMENTO / MOVIMENTI

L'esperienza dell'ONDA del 2008 e la memoria dei movimenti del secolo scorso.

Partecipano:

Il coordinamento dei collettivi studenteschi milanesi
Il Collettivo Studentesco AURART dell'Accademia di Brera
Marco Donati di Retescuola
Bruno Giorgini, ricercatore della facoltà di Fisica di Bologna ed ex esponente del Movimento del '77
Alessandro Bertante autore di Contro il '68 (Agenzia X)
Vincenzo Latronico autore di Ginnastica e rivoluzione (Bompiani)

Ingresso libero.

venerdì 14 novembre 2008

Toxic asset, toxic learning

Gli Stati occidentali che hanno smantellato i sistemi di welfare si sono ridotti a ingoiare toxic asset, voi cercate di non inghiottire toxic learning! Avrete già fatto un passo in avanti per vivere meglio.

In occasione della manifestazione dell'Onda Anomala a Roma, vi segnaliamo un lucidissimo testo di Sergio Bologna a proposito della situazione dell'unversità, della politica italiana e della crisi economica globale. Si tratta di un intervento proposto dopo un incontro all’Università di Siena, organizzato dal Centro ‘Franco Fortini’ nella Facoltà di Lettere occupata, il 6 novembre 2008.

State vivendo un’esperienza eccezionale, l’esperienza di una crisi economica che nemmeno i vostri genitori e forse nemmeno i vostri nonni hanno mai conosciuto. Un’esperienza dura, drammatica, dovete cercare di approfittarne, di cavarne insegnamenti che vi consentano di non restarvi schiacciati, travolti. Non avete chi ve ne può parlare con cognizione diretta, i vostri docenti stessi la crisi precedente, quella del 1929, l’hanno studiata sui libri, come si studia la storia della Rivoluzione Francese o della Prima Guerra Mondiale.
Ho letto che l’Ufficio di statistica del lavoro degli Stati Uniti prevede che nel 2009 un quarto dei lavoratori americani perderà il posto.
Qui da noi tira ancora un’aria da “tutto va ben, madama la marchesa”, si parla di recessione, sì, ma con un orizzonte temporale limitato, nel 2010 dovrebbe già andar meglio e la ripresa del prossimo ciclo iniziare. Spero che sia così, ma mi fido poco delle loro prognosi.
Torno da un congresso che si è svolto a Berlino dove c’erano i manager di punta di alcune delle maggior imprese multinazionali, con sedi in tutto il pianeta, gente che vive dentro la globalizzazione, che dovrebbe avere il polso dei mercati, gente che tratta con le grandi banche d’affari e con i governi. Mi aspettavo un po’ di chiarezza, qualche prognosi meditata. Balbettii, reticenze, sforzi per minimizzare, qualcuno che fa saltare la conferenza all’ultimo minuto perché richiamato d’urgenza. Pochissimi quelli che hanno parlato chiaro dicendo che la cosa è molto seria, che nessuno sa come andrà a finire e che le conseguenze potrebbero essere catastrofiche.

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AMNISTIA PER LA POLIZIA

Riportiamo il comunicato di Supportolegale:

Giovedì 13 novembre 2008 si è concluso l'ultimo dei tre grandi processi di primo grado per gli eventi legati alle proteste contro il G8 del luglio 2001 a Genova.
Il processo a 29 funzionari di polizia per l'irruzione alla scuola Diaz che terminò con 93 persone arrestate illegalmente e 61 di queste ferite gravemente si è concluso con una sentenza esemplare: sedici assoluzioni e tredici condanne.
Il tribunale ha deciso di condannare solo gli operativi e di assolvere a pieno titolo chi ha pianificato un'operazione vendicativa e meschina. Di assolvere le menti che per giustificare una carneficina hanno deciso di piazzare due bombe molotov recuperate nel pomeriggio tra gli oggetti rinvenuti, di mentire circa l'accoltellamento di un agente, di coprirsi l'uno con l'altro raccontando incredibili resistenze da parte degli occupanti della scuola e saccheggiando il media center che vi si trovava di fronte. La ciliegina sulla torta del presidente Barone e delle sue due giudici a latere Maggio e Deloprete: alle vittime di quella notte va qualche spicciolo, tanto perché nessuno si lamenti di essere stato tagliato fuori da una immaginaria torta.

Alla lettura della sentenza nessuno di noi si è meravigliato. Non siamo delusi,
non siamo tristi, né pensiamo alcuno dovrebbe esserlo. Siamo solo furiosi.


Non abbiamo mai creduto che la giustizia fosse veramente "uguale per tutti", non abbiamo mai creduto che chi esercita il potere avrebbe ammesso di essere giudicato, di essere messo in discussione.
Ma il dileggio con cui è stata confezionata questa sentenza parla da sé: l'amnistia per la polizia è la seconda parte di quell'operazione vendicativa e meschina che ha portato alla Diaz.
E' il secondo tempo della vendetta per la frustrazione e il terrore che lo Stato e i suoi apparati hanno provato in quei giorni di rivolta. Non ce l'hanno mai perdonata e non ce la perdoneranno.
La sentenza che chiude questo ciclo di processi di primo grado dovrebbe essere una lezione di storia, e forse grazie ad essa restituiremo la dignità a una vicenda che ne ha avuta molto poca, perché molti oltre a noi si accorgeranno di qualcosa che è la base di quanto è successo a Genova in quei giorni.
Esiste una posizione per cui parteggiare: quella degli insofferenti, quella dei subalterni, degli sfruttati, dei deboli, di coloro che lottano per un mondo migliore e più equo.
Ed esiste un'altra posizione, quella di chi comanda ed esegue, di chi tortura e vìola, dei forti con i deboli e dei deboli con i forti, quella di chi esercita il potere e lo coltiva.

Nella vita bisogna scegliere. Noi lo abbiamo fatto, oliando meccanismi di memoria che altrimenti avrebbero condannato all'oblìo una pagina nera della storia italiana e internazionale. Noi lo facciamo tutti i giorni. Non abbiamo rimorsi e non abbiamo rimpianti per quanto è avvenuto.
Solo rabbia. E non siamo i soli.

Supportolegale

martedì 11 novembre 2008

netstrike contro la Gelmini

Segnaliamo un'iniziativa di netrike contro il ministero della pubblica istruzione, un tipo di lotta una volta molto diffuso che ora torna d'attualità.

L'appuntamento è per giovedì 13 novembre, alle ore 14, ed è possibile aderire secondo il proprio livello di competenza informatica... insomma vale sia per chi a malapena sa collegarsi a internet come per gli hacker provetti: tutti possono fare qualcosa.

tutte le info le trovate QUI.